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Quelle in cielo non erano stelle di Nicoletta Bortolotti

Libro di Nicoletta Bortolotti , Quelle in cielo non erano stelle edito Mondadori.

Buongiorno lettori e non, ben ritrovati con una nuova recensione di “Quelle in cielo non erano stelle” che ho trovato splendido, nonostante sia indicata per il mondo dei ragazzi, a parer mio non toglie nulla nemmeno ad un pubblico più maturo.

Quelle in cielo non erano stelle parla di un amicizia ai tempi di Chernobyl.

“Quelle in cielo non erano stelle” è una storia d’amicizia, di scoperta ma anche di diversità.
Abbiamo diversi e insoliti protagonisti che la narrano, cosa che più di tutte ho apprezzato!

La storia principale, ovvero l’amicizia fra Omar e Vassilissa ai tempi di Chernobyl, viene raccontata da Omar stesso.

Ma si susseguono anche altre due storie che in qualche modo si intrecciano,
la storia di Coda Scarlatta, una volpe selvatica con cui aveva iniziato ad instaurare un confidenza Vassilissa.

E la voce di U-235, la “nube radioattiva” che è in qualche modo umanizzata e che narra la sua nascita e il suo progredire.

La stranezza sta proprio nel leggere i pensieri non solo della volpe, che si ritrova a doversi adattare al nuovo cambio ambientale.
Ma anche i pensieri della nube, che sembra quasi provar compassione per noi poveri umani.

Ma veniamo ai due protagonisti: Omar e Vassilissa.
Omar è un bambino italiano, da sempre abituato ad esser figlio unico ma consapevole della ricerca da parte dei genitori di una futura sorellina.

Vassilissa è una bambina di Pripyt ,che ha aderito al programma che le consente di fare una sorta di “vacanza” dalla durata di un mese.
Questo per poter abbassare il livello di radiazione contenuta nel suo corpo.

Sentiamo solo la voce di Omar, poiché Vassilissa non sa ancora parlare l’italiano, vedremo come nel tempo Omar inizia a conoscerla, ad apprezzarla, tanto che forse non è cosi male l’idea futura dei genitori di una sorella.

“Quelle in cielo non erano stelle”, che lo puoi trovare qui se vuoi comprarlo direttamente in una libreria indipendente, è un romanzo che vi consiglio di leggere per la sua dolcezza ma anche per la sua capacità di spiegare in modo diverso l’oramai noto “disastro di Chernobyl”.

By Deb.