Il Digiunatore, la storia di Giovanni Succi

Il Digiunatore


Buongiorno, lettore! Bentrovati con una nuova recensione..oggi parliamo di “Il Digiunatore” la storia di Giovanni Succi, prima uscita del 2022 per Ponte Alle Grazie.

Un libro che ammetto secondo il mio punto di vista, non è per tutti. Non è una lettura scorrevole che puoi leggere in un momento in cui hai la testa da tutt’altra parte, diciamo così.

Se leggi il Digiunatore è perché hai fame di conoscenza di quello che è un personaggio realmente esistito in Italia nel 1850, Giovanni Succi. Un personaggio che si dice ispirò Kafka, nel suo racconto “Un Digiunatore”.
È grazie a Enzo Fileno Carabba nella sua storia romanzata basata dalle sue ricerche e i ricordi di una lontana parente, che lo conosciamo. 

Un personaggio difficile da capire, d’altronde lui stesso non si è mai davvero capito e nei suoi viaggi ricerca qualcuno che gli sappia dire chi è.
Un libro complesso per certi aspetti da seguire, per le eccentricità dei suoi pensieri e delle sue parole, tra lo spirituale e l’orlo della follia che lo porterà spesso nei manicomi.

Una vita ricca, vissuta tra “troppa roba” e “non mi basta”, influenzando quei personaggi noti come Salgari, Jean Martin Charcot (noto neuropsichiatra a cui si è ispirato Freud) e Kafka. Chi incasella il personaggio definendolo solo come chi si priva del cibo, non ha del tutto compreso le sue mille sfaccettature.

Ammetto che personalmente nonostante io riesca ad essere oggettiva e capirne il fascino di questo libro per molti, personalmente l’ho trovato in alcuni punti molto lento e difficile da seguire.
Tanto che per terminarlo mi sono dovuta imporre di leggerlo più e più volte. Complice il linguaggio forse e le vicende che a volte rasentano il surreale e l’illogico, non l’ho apprezzato così tanto da poterlo dunque consigliare a tutti.